Viviamo in un paese dove l’arte è presente ovunque. Abbiamo dato i natali agli artisti più famosi del mondo. Siamo il bel paese di Raffaello, Michelangelo e tanti altri per cui ci corre l’obbligo di farli conoscere anche a chi è arrivato in Italia da altri Paesi e ora vive qui…
Il 28 febbraio è stata una giornata intensa, per non perdere tempo, ci siamo organizzati con il pranzo al sacco. Scesi dal treno via di corsa alla metro; arrivati alla fermata, dopo neanche un chilometro a piedi, siamo arrivati all’ingresso dei Musei Vaticani… Abbiamo iniziato la nostra visita: siamo partiti dal Cortile della Pigna, dove si trova anche la sfera dorata, opera, che si può toccare, dello scultore Arnaldo Pomodoro e “sintesi del genio artistico italiano”, riferisce la scheda esplicativa… Poi, seguendo ordinatamente il flusso delle persone, ci siamo fermati giusto nel cortile dove troneggia la magnifica statua del Laocoonte, un gruppo marmoreo dell’arte classica antica, che in una scena riesce a spiegare tutta la vicenda del sacerdote troiano, Laocoonte, assalito con i suoi figli dai serpenti marini, così come
descritto da Omero nell’Eneide. Pare che al ritrovamento, avvenuto nel 1506, assistette anche Michelangelo, il quale ne rimase talmente colpito da prenderne spunto per le sue sculture e per molti dei suoi dipinti…
Attraversando il lungo salone delle carte geografiche, 120 metri con la rappresentazione minuziosa di 38 regioni e due piante dell’Italia, siamo arrivati alle Stanze di Raffaello, capolavori indiscussi del Maestro Urbinate. Siamo partiti dalla Sala di Costantino, l’ultima ad essere eseguita, e completata dopo la morte di
Raffaello. Poi la Stanza di Eliodoro, la superba Stanza della Segnatura e infine la Stanza dell’Incendio di Borgo. Le opere da vedere erano così tante che a forza di guardare in alto ci siamo sentiti pervasi da una leggera vertigine… ma il tempo correva e frettolosamente ci siamo diretti all’incontro con l’opera massima di Michelangelo: la Cappella Sistina. Qui non c’era bisogno che l’addetto alla sorveglianza ripetesse in continuazione di fare silenzio, erano tutti ammutoliti di fronte a tanta Bellezza. Da ultimo, ma non ultima sicuramente per valore, uno sguardo alla Madonna di Foligno di Raffaello, contemplata con ammirazione in una grande stanza dove troneggiava….
E poi di nuovo via a riprendere il treno che ci ha riportati verso casa… stanchi, ma veramente arricchiti e soddisfatti, anche i nostri studenti, per l’incontro speciale con artisti che hanno fatto e fanno la Storia e lo stile di un popolo e della sua cultura…